L’Intelligenza Artificiale Generativa sta cambiando molti settori, e tra questi la progettazione dei contenuti per la user experience. In questo articolo, esploriamo il rapporto tra AI, prompt e UX Writing, e come questa combinazione può contribuire a integrare un linguaggio intuitivo, messaggi chiari e testo informativo nei prodotti digitali, e migliorare l’esperienza utente (e il nostro lavoro!).
L’intelligenza artificiale esiste da tempo e ha già avuto un impatto su molti aspetti della nostra quotidianità: come navighiamo online, facciamo acquisti e incontriamo l’amore della nostra vita nelle app.
Ma i recenti progressi, in particolare il lancio di ChatGPT, hanno suscitato il timore che i lavoratori umani diventino obsoleti in molti settori, in particolare nella tecnologia.
Per chi lavora con le parole, l’intelligenza artificiale generativa (in inglese generative AI) non deve spaventare. È un’assistente di scrittura che ci aiuta a lavorare, una risorsa in grado di amplificare le nostre competenze e un complice che riesce a far concentrare la nostra esperienza su task più importanti.
Insomma, una tecnologia con cui ragionare e collaborare, non uno strumento da usare in modo passivo o un sostituto che prenderà il controllo di noi.
The right way to think of the models that we create is a reasoning engine, not a fact database
Sam Altam, CEO di OpenAi.
Di cosa parliamo in questo articolo:
Prima di iniziare, sappi che per semplificare mi riferirò spesso ai modelli di intelligenza artificiale generativa con ChatGPT e all’intelligenza artificiale generativa con AI.
L’intelligenza artificiale generativa
Che cos’è
In breve, l’intelligenza artificiale è il campo più ampio che comprende la creazione di sistemi informatici intelligenti, mentre l’intelligenza artificiale generativa si concentra in modo specifico sulla generazione autonoma di contenuti originali.
ChatGPT di OpenAI è un esempio di applicazione di intelligenza artificiale generativa che può essere utilizzata per creare esperienze interattive e conversazionali. Usa il paradigma del “text-based chatbot” per interagire con gli utenti ed è stato addestrato su una vasta quantità di testo per comprendere e generare risposte coerenti in base all’input fornito.
Chi lavora nella progettazione di contenuti per la UX può incorporare le tecnologie di scrittura AI nel lavoro per ampliare le proprie competenze.
Come includere l’AI nello UX Content
L’obiettivo della scrittura UX è rendere l’esperienza dell’utente il più semplice e intuitiva possibile in modo che le persone possano completare facilmente l’attività che da svolgere.
ChatGPT è un modello addestrato su un’enorme quantità di dati di testi scritti dalle persone e può generare un testo molto simile a uno scritto da noi. Questo lo rende uno strumento ideale per generare il testo che appare nelle interfacce dei prodotti digitali, perché produce copy di facile comprensione.
Si può usare ChatGPT in diverse fasi del processo di progettazione di contenuti per l’esperienza utente, come per:
- scrivere meta tag, titoli e descrizioni ottimizzati per i motori di ricerca
- avere suggerimenti di parole chiave
- trovare idee per sviluppare una user persona e dialogare
- applicare il tono di voce
- aggregare i dati
- fare brainstorming creativi
- fare ricerche, anche sui principali competitor
- scrivere script di chatbot
- creare testi (articolo di un blog o contenuti di un sito)
- progettare microcopy, dalle call to action ai form
- creare il testo alternativo per le foto
- tradurre e localizzare rapidamente il materiale
- generare flussi utente
- spiegare termini complessi.
Vantaggi
Perché incorporare il potenziale dell’intelligenza artificiale generativa nel nostro flusso di lavoro?
L’intelligenza artificiale generativa ci aiuta a:
- accelerare la fase di scrittura e migliorare la produttività
- ottimizzare la coerenza del tono e dello stile di scrittura in tutto il prodotto o il servizio
- dare nuove idee, suggerimenti e fornire rapidamente suggerimenti alternativi sui contenuti
- identificare problemi di usabilità.
Sfide e limiti
ChatGPT è uno strumento efficace per generare suggerimenti e fornire aiuto per la scrittura, ma credo che non sostituisca la creatività umana e il pensiero critico. Per assicurarti di utilizzarlo al meglio, è importante acquisire familiarità con le sue capacità ma anche comprenderne i limiti.
Ecco le maggiori criticità riscontrate:
- può generare risultati falsi o non aggiornati
- a volte non ascolta e tende a scrivere lunghi paragrafi di testo, anche se hai richiesto una frase breve
- i contenuti possono sembrare vaghi, artificiali, monotoni o poco originali
- i testi molto spesso risultano poco inclusivi e discriminanti, perché anche i bias, pregiudizi e stereotipi degli esseri umano partecipano al processo di sviluppo dell’intelligenza artificiale
- non è attrezzato per comprendere le sfumature del brand e potrebbe creare contenuti incoerenti alle linee guida e ai valori aziendali
Inoltre, l’AI è al centro di importanti dibattiti etici, sociali e morali, anche legati ai diritti umani.
Ci ruberà il lavoro?
L’intervento umano, cioè quello che noi possiamo inserire con la nostra competenza ed esperienza, come la conoscenza del tono di voce e dei contesti, non è sostituibile. L’Intelligenza artificiale generativa è un’ottima alleata, uno strumento per aggiungere qualcosa e velocizzare alcune fasi iniziali.
Ci sono diverse tecnologie che possono rivelarsi strumenti utili per sviluppare UX Content. Questo consente a ogni UX Writer di sfruttare i prompt per migliorare i testi, rendendoli più concisi, coinvolgenti ed efficaci.
Strumenti
Ci sono diverse possibilità per generare testo utilizzando l’intelligenza artificiale generativa, tra cui:
- ChatGPT, un modello di intelligenza artificiale generativa sviluppato da OpenAI che fa parte della famiglia dei modelli GPT
- piattaforme, tool o plug-in di terze parti che utilizzano modelli GPT o altri modelli di intelligenza artificiale generativa per creare testo
- interfacce per interagire direttamente con il modello GPT o altri modelli simili, come Playground di OpenAI, che consente agli utenti di sperimentare e personalizzare la generazione di testo.
La differenza? Mentre ChatGPT si concentra sull’interazione attraverso una chat testuale, le interfacce come Playground offrono un ambiente più completo che permette di esplorare e controllare vari aspetti dell’interazione con il modello GPT, come la scelta del modello, la lunghezza dell’output e altro ancora.
OpenAI è stata fondata nel dicembre 2015 come organizzazione di ricerca di intelligenza artificiale senza scopo di lucro. È nota in tutto il mondo per il suo modello di linguaggio GPT e le capacità avanzate nella generazione di testi e nella comprensione del linguaggio naturale.
Una volta creato un account sul sito OpenAi potrai accedere a ChatGPT, Playground e Dall-e (generatore di immagini).
Playground
Playground consente di sperimentare, interagire e testare i modelli di intelligenza artificiale generativa (incluso ChatGPT) in un ambiente interattivo, in modo semplice e fluido.
Rispetto a ChatGPT (inteso il suo sito dedicato), Playground funziona meglio in inglese, è più facile da integrare in applicazioni esterne, è più stabile e più economico (si paga a consumo).
ChatGPT
Si accede a ChatGPT tramite il suo sito web o altre piattaforme che integrano il modello direttamente come Poe.com. L’interfaccia della versione 3.5, quella gratuita, all’inizio appare così.
Alcuni consigli
- usa una terminologia specifica e scrivi frasi brevi e chiare. Meglio una struttura logica: inizia dal generale e prosegui con i dettagli
- separa i comandi dai contenuti da elaborare: metti le frasi tra virgolette o parentesi o dopo i due punti
- chiedi di realizzare elenchi e tabelle per organizzare i risultati
- usa URL a siti esterni per dare ulteriori informazioni o riferimenti
Se usi spesso ChatGPT è disponibile l’ultima versione 4 “ChatGPT Plus” al costo di 20 dollari al mese: è aggiornato alle notizie attuali, è più veloce, precisa e puoi installare plugin.
Come generare testi con i prompt
Si parla molto del perché dovremmo incorporare l’intelligenza artificiale generativa nel processo di scrittura della UX e di progettazione dei contenuti, ma non si parla molto di come farlo.
Si utilizzano i prompt (in italiano significa “indicazione”, “richiesta”, “domanda” o “comando”) per generare i contenuti attraverso l’intelligenza artificiale generativa. Sono come una guida per ChatGPT. Come quando ti chiedono le indicazioni per una strada e fornisci indicazioni per raggiungere la meta, più le tue istruzioni saranno precise e più la persona non si perderà.
Chi si occupa di UX Writing è in una posizione vantaggiosa nell’utilizzare strumenti come ChatGPT grazie alle competenze che sviluppano nel loro lavoro quotidiano. L’abilità nel dare alla tecnologia voce e parole umane ci rende naturalmente adatti a lavorare con l’intelligenza artificiale generativa.
Il nostro lavoro quotidiano si basa sull’uso di un linguaggio semplice, chiaro e conciso, che segue i principi del plain language. Applicare l’esperienza sviluppata nel redigere testi e microtesti in grado di guidare, informare e assistere gli utenti costituisce una solida base per lo sviluppo di prompt efficaci.
Scrivere prompt per lo UX Writing
Come si scrive un prompt efficace che generi una risposta utile al nostro lavoro?
Il nostro obiettivo è scrivere prompt per far generare idee di microcopy da inserire quando facciamo UX Writing. Per costruire il testo di questo prompt, ho sviluppato con Officina Microtesti una formula testata già su molti clienti, che si poggia su 4 pilastri:
- Definire il brief
- Dare istruzioni
- Precisare i formati
- Spiegare regole e limitazioni
Più darai informazioni precise e più il risultato sarà pertinente. Quella del prompting è un’abilità che si migliora nel tempo con la pratica.
È importante ricordare due aspetti.
L’intelligenza artificiale generativa è utile per scalare la nostra produttività. Non ha senso scrivere prompt per ottenere un esempio quando ci vorrebbe altrettanto tempo per scriverlo noi stessi. Dobbiamo chiedere più risultati (Scrivi 10 call to action), così da avere un gran numero di frasi tra cui scegliere.
Per conoscere tutte le informazioni da inserire nel prompt, è fondamentale che il team di design del prodotto digitale coinvolga la-o UX Writer fin dalle prime fasi del progetto.
Scrivere segmenti di microcopy per i prompt
Il segreto per un buon prompt in grado di generare microcopy per lo UX Writing, è inserire nel testo un segmento che descrivi il microcopy. Ovvero, gli elementi testuali che compongono un microcopy, la sua struttura minima.
Per esempio, un pop up di iscrizione ad una newsletter prevede 5 elementi: titolo, descrizione, campo di input, call to action e informativa sul trattamento dei dati personali. Se vuoi aggiungere un link per dare un’anticipazione sui contenuti, sono 6.
Una volta a conoscenza degli elementi che compongono il modello del microcopy, dobbiamo tradurli in modo che ChatGPT li comprenda e inserire il segmento che ne deriva nel testo del prompt.
Curioso-a di scoprire il potenziale di questo metodo? Ecco una proposta generata da ChatGPT per i microcopy della pagina Carrello di un e-commerce che vende candele pop e artigianali. Non rimane altro che fare qualche modifica per renderlo definitivo.
La nostra guida
In “Microcopy con AI: formula + guida ai prompt” trovi la formula per scrivere un buon prompt in grado di generare microcopy, unaguida alla scrittura di segmenti dei microcopy da inserire nel prompt e una traccia di prompt già pronta all’uso da utilizzare su ChatGPT. Io la utilizzo per avere idee velocemente che poi adatto e sistematizzo.
Con questa guida, anche tu puoi usare il metodo di Officina Microtesti e ottenere un risultato operativo pronto all’uso.
Nella guida online approfondisco anche: il ruolo dell’AI UX Writing, i diritti d’autore, i rischi e i vantaggi, come funziona ChatGPT e come allenarlo, il glossario, best practice e strumenti di AI editing e AI writing.
Non ci sostituirà nella progettazione di microcopy: perché non coinvolgere l’AI quando si tratta di dare un boost alla nostra attività?
Bisogna abbracciare questo cambiamento sfruttandolo, senza farci sopraffare.
Si chiama strategia, umanità e spirito di adattamento, e questo le macchine non l’avranno mai.